L’Intelligence di Chicago PD è tornata e questa stagione riprende esattamente da dove era finita la precedente: con Hank e Hailey che devono nascondere ciò che è successo, mentendo a tutti.
Puntate letteralmente divorate!
I casi scorrono veloci e non ti annoi, non riesci a capire chi sia il colpevole fino a quasi al termine della puntata. Anche se in fin dei conti ci sono sempre gli stessi elementi (rapine, droga, guerre tra gang, ecc), riescono a proporci situazioni diverse e a farci conoscere sempre di più le personalità e le vicende dei protagonisti, fino a farci entrare nella loro testa e diventare delle sorte di psicologi che li analizzano.
Siamo d’accordo con le loro scelte? Avremmo fatto diversamente? Questo è uno degli aspetti che mi piace di più di Chicago PD.
Può l’amore essere sufficiente?
In un primo momento le cose tra Hailey e Jay vanno a gonfie vele, lei vuole stabilità e tranquillità e Halstead le dà proprio questo, nonostante tutto quello che gli capita intorno. Bello il siparietto in cui il resto della squadra dice loro che sanno che stanno insieme, anche se fanno finta di niente… dei veri consulenti sentimentali!
Ma può una storia andare bene se ci sono dei segreti?
Appena Jay scopre quello che è successo, la sua rabbia viene fuori sia nei confronti dellaragazza che verso Voight. Anche se è stata materialmente Hailey a sparare, lui crede sia stato Hank a trascinarla a fondo (cosa che non condivido perché nessuno l’ha obbligata ad andare). Negli occhi di Jay ho visto tanta delusione, lei non si è fidata di lui. Halstead al contrario inizia ad aprirsi e finalmente racconta qualcosa a Hailey del suo periodo nell’esercito del quale non ha mai parlato con nessuno. Quando però l’agente dell’FBI North si mette a indagare sul caso Walton, Jay cerca di coprire la donna che ama.
Quale opzione sceglierà tra le due che gli propone il federale? Essere arrestati lui e la Upton o aiutarlo a incastrare Voight? Il fantastico cecchino è il mio personaggio preferito (non si era capito vero 😊?) anche se a volte è troppo buono.
Dal canto suo, quello che ha fatto sta letteralmente divorando Hailey ed è sempre più nervosa. Ha molti sensi di colpa e deve farsi bastare di aver salvato la vita a Hank. Dopo che Jay scopre la verità, si riprende: lei combatte per le persone che non possono farlo per se stesse. Ma il guaio in cui si è cacciata è molto grosso e ha un enorme bersaglio sulla schiena da parte dell’FBI.
Il “nuovo” vecchio Voight
Il terzo membro della storia che domina queste prime puntate è Hank, che sembra che vada avanti come se niente fosse, ma in realtà si sente molto solo (fa colazione da solo ordinando per due per festeggiare il compleanno del figlio anche se non c’è più). Credo che proprio per questo decida di aiutare un’informatrice, Anna, che vuole eliminare tutti coloro che le hanno fatto del male.
Lui la supporterà solo se farà le cose per bene e se si fiderà di lui.
Fiducia che Jay invece non ripone più in lui(come ho goduto quando ha tirato un pugno al sergente, sinceramente se lo meritava). Anche se capisce sempre i suoi ragazzi e li aiuta per ciò che hanno bisogno, secondo me questa volta ha sbagliato: doveva far affidamento sulla sua squadra e non tornare a essere il vecchio Hank. Riuscirà anche questa volta a scamparla?
Kim, Adam e Kevin all’oscuro di tutto
Kim all’inizio è terrorizzata di tornare al lavoro, ha paura per quello che le è successo e di lasciare sola la sua bambina Makayla. Adam, Hank e Trudy le stanno vicino come una vera famiglia. Ciò che la rimette in pista è la voglia di prendere un colpevole, come per ripagarsi di non poter catturare il suo carnefice. Infatti, anche se non lo sa, non potrà mai avere la sua vendetta.
Adam è un adorabile papà con Mak, lui e Kim si sono riavvicinati molto, ma come al solito si caccia nei guai per aver fatto la cosa giusta nel modo sbagliato: essersi difeso dal tizio che voleva ucciderlo! Per fortuna tutto si risolve per il meglio e lui continuerà a fare il buon poliziotto.
Il premio maiunagioia va questa volta a Kevin! Incontra una ragazza, Celeste, che si rivela essere coinvolta in un caso. Non le dice che lavoro faccia (credo che non andrà bene quando lo scoprirà). Vuole essere solo il ragazzo conosciuto al bar e non il poliziotto nero, non vuole dover difendere il distintivo o il suo essere di colore, due anime che non sempre possono convivere in America e soprattutto in questo periodo.
Prevedo grossi guai all’orizzonte e non riesco proprio a immaginare come si evolveranno le cose. Ci vediamo dopo l’8 dicembre quando torneranno i nuovi episodi di Chicago PD.
Serena
Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!