Chicago PD 12 è tornato il 25 settembre con la nuova stagione che si preannuncia ricca di novità, a partire da quella che sarà la nuova series regular Toya Turner nei panni dell’agente Kiana Cook e dal nuovo vice capo Charlie Reid (Shawn Hatosy).
Dopo l’addio di Hailey Upton, abbiamo lasciato Voight appena scampato alla morte dopo il suo rapimento, Adam e Kim lottare per la loro famiglia, Torres fare il discolo con un’informatrice e Kevin essere il solito #maiunagioia. Per ricordare altro andate pure qui.
La stagione riparte un mese dopo la disavventura di Hank. E come spesso accade ai personaggi di Chicago PD, lui si butta a capofitto nel lavoro, sommergendo l’Intelligence di casi su casi.
Kim è a una conferenza di lavoro, ma è così preoccupata dalla piega che il sergente sta facendo prendere alla squadra che sta pensando di tornare prima. Troviamo inoltre un volto nuovo nel team, la detective Emily Martel (Victoria Cartagena) che conosce Ruzey, alias Ruzek, dai tempi dell’accademia. Riusciamo appena a sapere di lei che ha appena recuperato dopo aver perso il suo partner che… succede il patatrack.
La première è però Voight-centrica. Hank si seppellisce nel lavoro, non torna neanche a casa. Infatti ci rendiamo conto del passare delle ore dal cambio delle magliette direttamente nel suo ufficio. L’assistente del procuratore distrettuale Nina Chapman, e io con lei, si chiede per quanto tempo continuerà a scappare senza affrontare quello che gli è successo. Il sergente ci stupisce rispondendo che non sta cercando di sfuggire alla morte, la visione del suo amico Olinsky mentre era prigioniero gli ha detto che non era giunta ancora la sua ora, c’è ancora dell’altro da fare e lui lo farà, non gli importa se questo lo porterà allo sfinimento. In fondo cos’ha da perdere? Tutti lo stanno abbandonando, uno dopo l’altro. Spero che diano finalmente una gioia a questo povero uomo.
Hank è stanco e sinceramente anche Chicago PD inizia a essere poco sviluppato, tornando indietro verso meccanismi già visti invece di andare avanti. Sembra che sia tornato il vecchio Voight che fa le cose senza dire niente a nessuno, non tutte legali e senza cercare l’aiuto della sua squadra. E questo non mi piace, così come non ho apprezzato che non sia stato fatto nessun accenno sul dove sia andata la Upton, almeno di Halstead sappiamo che è in Bolivia. Di lei nulla.
Questo episodio è stato un po’ deludente, vista anche la poca visibilità degli altri personaggi. Mi sarei aspettata che fossero riprese le fila della storia di tutti.
Spero che i nuovi innesti del vice capo della polizia Reid, che mi ha ispirato fiducia nonostante sia apparso solo pochi minuti, e della nuova detective Kiana Cook, che farà la sua comparsa nella seconda puntata, diano nuova linfa allo show. Lei è stata presentata come un’agente di polizia proveniente dalle pattuglie che ama l’adrenalina del lavoro, l’azione, che non ha paura di sporcarsi le mani e non batte ciglio di fronte al caos.
Come si inserirà nell’Intelligence? Troverà una famiglia o un ambiente ostile?
Non ci resta che scoprirlo. Ci risentiamo alla fine della stagione per il bilancio finale.
Prediligo i fantasy e gli storici ma non disdegno ogni tanto zampettare tra thriller e polizieschi. Sono molto timida ma a volte non lo posso nascondere… gote rosse e occhi a cuoricino non mentono. Regalatemi una fontana che sgorga continuamente cioccolato e mi farete molto felice. Mi piacciono anche i libri e lo sport, ma odio gli zombie!