Ho pensato molto a come impostare questa recensione/commento su Black Mirror: se qualcuno di voi internauti segue le mie recensioni su Into The Stream, già saprà che io arrivo sempre tardi su tutto… soprattutto se si parla di serie tv o di film; non ho idea se il mio sia solo un vizio snob o solo l’incapacità di farmi prendere dagli hype che trascinano gli altri esseri umani a essere sempre sul pezzo, però, so che in qualche modo alle cose interessanti arrivo sempre, molto dopo, ma arrivo.
Durante questo 2023, sono approdata anche nell’universo di Black Mirror e con crescente entusiasmo ho guardato o tutte e sei le stagioni ma, andiamo con ordine…
Un po’ di info utili…
Black Mirror è una serie televisiva britannica antologica, ideata e prodotta da Charlie Brooker, in cui ogni episodio narra una storia a sé stante dove, però, vige il fil rouge delle derive terribili della tecnologia nelle nostre vite.
Le vicende sono ambientate sia in futuri distopici sia nel passato ma mostrano sempre un mondo diverso da quello a cui siamo abituati, un mondo terribile in cui il famoso “schermo nero” di telefoni, tv e tablet governa la nostra esistenza.
La serie è stata trasmessa in prima visione su Channel 4 dal 4 dicembre 2011 e in Italia su Sky Cinema 1 dal 10 ottobre 2012. Dalla terza stagione è approdata su Netflix (aggiungerei: con estrema gioia da parte di tutti noi!).
Black Mirror, per il momento, è articolata in sei stagioni, composte da pochi episodi autoconclusivi.
Ci sono alcune curiosità: esistono due spin off, uno creato in Polonia, l’altro in America Latina e, infine, è stato girato e distribuito anche un film collegato a questo universo, ossia “Black Mirror: Bandersnatch”, una pellicola molto particolare in quanto è, a quanto ne sappia io, totalmente interattiva (non aggiungo altro perché non l’ho ancora vista).
Un po’ di opinioni random…
Stavolta le mie opinioni saranno più random del solito, in quanto ho riflettuto molto se parlare diffusamente di determinati episodi che mi hanno colpito (su tutti il tremendo “Black Museum”, ma come per tutti, credo) oppure offrire una panoramica più ampia e ho deciso per la seconda via, in primis, perché, come già detto, arrivo in ritardissimo e tutti voi avrete già visto la serie completa; in seconda istanza, perché una recensione capillare non avrebbe molto senso in quanto il concetto di Black Mirror è uno solo, serpeggia per le tutte le stagioni e, a volte, schiaffeggia la nostra anima così forte da metterci paura, ossia gli orrori che un uso smodato e sbagliato dell’iper tecnologizzazione potrebbe causare nel nostro prossimo futuro. Opteremo per le stesse scelte sbagliate senza di essa?
Quella del mostro malefico nascosto dietro i nostri schermi è una paura che sento molto mia: spesso mi chiedo se finiremo tutti vittime del potere che la tecnologia ci sta offrendo, mi domando se le storture dei media soverchieranno totalmente il nostro pensiero critico… la risposta non ce l’ho ma la visione di Black Mirror non è per nulla ottimista.
Il bisogno di essere popolari, stracolmi di like e followers, di sfruttare la tecnologia per non essere più soli, per essere più belli, per sapere tutto, anche il nostro passato e il nostro futuro, viene approfonditamente studiato dalla serie tv e il ritratto della società che ne esce fuori è quanto di più drammatico e folle possa esistere.
Noi umani del terzo millennio diventiamo polvere senza la tecnologia, ne siamo così dipendenti che non concepiamo più una vita priva di schermi e questo è veramente pericoloso.
Le prime quattro stagioni per me sono veramente stupende e molto cerebrali in senso positivo: dalla quinta fino alla finale, invece, diventa tutto una discesa verso il trashume.
Storie prive di senso, senza i guizzi geniali a cui ci aveva abituato la serie e anche leggermente ridicole: indicatore di questa lenta progressione verso la pesantezza è il fatto che le prime stagioni le ho divorate in pochi giorni mentre per trovare la voglia e la costanza di finire le ultime ho impiegato mesi.
Continuo, quindi, a essere convinta che l’idea di base sia geniale e, probabilmente, inarrivabile, ma che continuare a produrre puntate quando non si ha più nulla da raccontare sia controproducente.
Non per questo mollerò la presa, se uscirà altro, lo guarderò sicuramente, almeno per completezza del quadro ma i fasti e la brillantezza dei primi giganteschi episodi ormai sono persi per sempre.
A chi consigliare Black Mirror?
A tutti? NAH… Io direi più che altro a chi possa capirla, non è una serie sciacqua-cervello da guardare mentre si prepara la tavola o si è distratti, non è un riempitivo per momenti di buco, anzi, è assolutamente cervellotica, stratificata, dai mille significati diversi e va vista con cognizione di causa.
Certo, il target perfetto, secondo me, potrebbero essere quei malati di smartphone che cercano sul tanto caro Google anche la ricetta dell’acqua naturale anche solo per farli riflettere (se ancora di pensiero sono capaci…).
Black Mirror sa aprire gli occhi e spalancare mondi, universi molto infami, certo, ma, credetemi, ne uscirete tutti migliori.
Episodi da non perdere:
1) Black Museum
2) Messaggio al primo ministro
3) Orso bianco
4) Zitto e Balla
5) San Junipero
Tra il libro e il film ho sempre preferito il libro, per questo cerco sempre di guardare serie tv con sceneggiatura originale. Più son truci e meglio è, perché l'unico modo per combattere il Male è attraverso la sua conoscenza. Se mi cercate, non mi troverete mai al cinema nelle sale dei film strappalacrime. Molto meglio gli horror e tanti, tanti pop corn!