Back in Action, commedia d’azione diretta da Seth Gordon, è approdata sulla piattaforma streaming Netflix il 17 gennaio.
Vediamo il ritorno sul piccolo schermo di Jamie Foxx, dopo il malore che lo ha colpito un paio di anni fa e Cameron Diaz, che si risveglia un decennio troppo tardi e in un genere che non le si adatta più. Ora, questa è la mia opinione personale, ma trovo incomprensibile che attori come Sylvester Stallone, Jean-Claude Van Damme e Arnold Schwarzenegger si ostinino a interpretare eroi che salvano il mondo. Sarà nostalgia dei tempi che furono, ma vedere un sessantenne (se va bene) che salta da un balcone senza una storta o che dopo una lotta tre contro uno non si alza dalla sedia con neanche un “oplà” non è realistico.
La stessa situazione la ritrovo per la Diaz e Foxx, nel prologo iniziale si percepisce che non sono giovanissimi, che il ruolo assegnatogli non gli calza bene e che molto probabilmente un’altra coppia sarebbe stata più appropriata, ma ci tocca guardarli lo stesso.
Il loro ritorno li vede nei panni di due spie che lavorano per la CIA, si conoscono durante un’operazione congiunta e iniziano una relazione.
Quando Emily (Cameron Diaz) scopre di essere in dolce attesa, lo comunica al suo partner Matt (Jamie Foxx) e decidono di ritirarsi, sparendo dai radar. Questo ovviamente dopo una sequenza d’azione ricca di esplosioni e botte da orbi, e un incidente aereo organizzato per eliminarli e recuperare l’oggetto che hanno sottratto nell’ultima missione al quale ovviamente sopravvivono.
Quindici anni dopo, annoiati e con due figli adolescenti, sono costretti a usare le loro abilità di spie perché gli uomini che li cercavano si risvegliano di colpo. Spiegatemi la logica, il tizio in carica di ritrovarli si presenta a casa loro dopo neanche 24 ore dalla condivisione di un video in cui protagonisti e volete farmi credere che i mercenari/terroristi non sono stati capaci di fare lo stesso in tutto quel tempo?
Back in Action dura due ore nelle quali si alternano scene d’azione a momenti corali dove la famiglia mette in piazza i propri problemi per poi risolverli nel finale. L’originalità? Non è pervenuta, la trama è prevedibilissima e noiosa, non c’è niente di memorabile tranne l’apparizione della mamma di Emily, unica vera star del film.
Non c’è nulla di reale, i dialoghi sono forzati, gli attori sembrano palesemente finti, ogni scelta fatta non ha un minimo di logica. La sceneggiatura sembra scritta da adolescenti, ma è piena di buone intenzioni e messaggi… buono tutto insomma, ma anche basta.
Back in Action è una commedia inutile, con niente da dire e, un cast sprecato su una trama noiosa. Si fa guardare ovviamente, ma se volete perdere tempo io vi ho avvisati.
Avete presente quando inizia a piacervi un personaggio e dopo cinque minuti muore o quando alla fine di una serie che vi è piaciuta tanto ne annunciano la cancellazione? Ecco, quello è il mio mai una gioia personale. Ho un talento naturale nel trovare le brutture più indicibili da guardare e dopo averlo fatto mi consolo divorando patatine e horror.